giovedì, marzo 12, 2009

Innesti: attecchirano?

Alla faccia della scaramanzia, ho deciso: pubblico le foto del mio primo tentativo "serio" di innesti su bonsai.
Su un ginepro, forse di varietà torulosa, andato in ago, ho deciso di tentare l'innesto con marze di Itoigawa, varietà pregiata di Juniperus chinensis per la squama sottile e turgida.


Ho scelto le posizioni in cui innestare, vicino all'inserzione dei rami primari, in posizioni dove spero ci sia un forte scorrimento di linfa:

Dopo avere accuratamente affilato il coltello, pratico l'incisione sul portainnesto, (spacco laterale)

Da un rametto potato di Itoigawa caratterizzato da buon vigore, preparo la marza


Inserisco la marza facendo attenzione a combaciare i due cambi


Lego con nastro autoagglomerante

.. e sigillo con mastice per innesti









Attecchiranno? Vedremo.
Chiaramente in caso di esito negativo, nella migliore tradizione, calerà un velo di silenzio....
Un grazie a Monica, paziente ed attenta fotoreporter della serata.
Alla prossima!

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Una vera e propria lezione documentata !
La teoria è fatta.
Le pratica, una pura formalità: attecchirà tutto !

Scommettiamo una pizza?
Modalità:
- se attecchisce "ho vinto io la pizza, perchè ho indovinato"
- se non attecchisce "hai perso tu la pizza, perchè non sei riuscito"

Va bene vero ?!?!
sssssssssssssiiiii !!!
:-)

Buon fine settimana a tutti (anche agli osssssssservatori sssssssilenziosi !

Anonimo ha detto...

Devo rileggere con attenzione le regole di questa scommessa: c'è qualcosa che non mi convince.
comunque, dalle osservazioni di questi giorni, direi che stai per vincere la pizza!!

Anonimo ha detto...

Mah, a cosa serviranno gli innesti? Questo dubbio amletico mi affligge dopo aver letto i post di qualche forum... Non è che per caso hai lavorato per niente, anzi ci hai pure rimesso una pizza!!!!
In bocca al lupo per la riuscita!

Anonimo ha detto...

Te lo dico io a cosa servono gli innesti:
Si innesta per consentire alla piante di assorbire preziosi elementi nutritivi dalla sabbia silicea, in modo da ottenere una fioritura abbondante sugli internodi corti con molti anni di maturità in pochi mesi da seme partendo da un fogliame rugoso in vivaio sostituito dopo 10 giorni come il biogold

Anonimo ha detto...

Ciao Zenzero, benvenuto nel nostro blog!
Finalmente qualcuno con le idee chiare!
Tu che sei un luminare, mi sai dire se posso innestare un olivastro in una talea di olivo che mi sembra gracilina, per dargli più vigore? Nel frattempo l'ho piantata in akadama (non setacciata) con una bella manciata di sabbia di mare... Sarà sufficiente per il rilascio degli elementi? O forse bisogna "arrestarli" gli elementi?!?!?!

Anonimo ha detto...

Alla sabbia di mare aggiungerei una manciata di sale marino in modo da far ricordare all'olivo-olivastro che pur sempre di una mediterranea si tratta. un pizzico di aceto per gli amanti dell'acido e una spolverata di carbonato di ammonio per neutralizzare l'acidità. si innaffia a bagno maria mescolando d tanto in tanto...

Anonimo ha detto...

....E quando bolle l'acqua si butta la pasta senza dimenticare il rosmarino appositamente trattato.

Bene! Quasi quasi possiamo farci una guida da pubblicare sul forum...